Cosa può essere l’uomo di Dio se non l’uomo della Luce?

Perché tante persone si recano da Lui e cosa vogliono realmente dalla Sua potenza?

Se Padre Pio non avesse alcun potere, non vi sarebbe alcuna ricerca di Lui ma, a cosa corrisponde realmente tale potere, se non alla Luce che in sé possiede? E’ in essa che ogni forza si esprime ed ogni risoluzione è possibile.

Poter quantificare la Luce del Padre è un dono che solo poche creature hanno. Esso corrisponde alla capacità evangelica di avere occhi per vedere ed orecchie per sentire.

Sono i vedenti e gli udenti del mondo che realizzano Padre Pio nella Sua vera Santità.

Dio è Luce e se, nella Sua Santità, Padre Pio non avesse Luce, non sarebbe un servo di Dio.

La caratteristica più evidente della Sua Luce Divina è l’assoggettamento a Colui che si è definito Luce: Cristo.

E’ dalla Sua esplosione che il Padre si illumina e si realizza. Usa come fonte primaria di nutrimento la stessa fonte di Colui che ha amato ed ammirato in modo particolare, fino a portarlo come esempio d’Amore fraterno durante la sua missione: Francesco d’Assisi.

Lui, il Padre, come Francesco, “usa” il Vangelo di Gesù per essere da Lui assoggettato e, pertanto, illuminato.

In questa prima fase della loro ascesa, il Vangelo è quel motore che li immette nella sfera dei migliori, in quanto portatori dell’Assoluto della Verità.

E’ Luce di appartenenza, pertanto, la prima caratteristica del Padre e, per appartenenza, si intende fusione totale con Cristo. In questa attrazione intima e possessiva dell’uno verso l’altro, i due Innamorati si esprimono in una sola voce e si “sposano” vivendo all’unisono 1 sola espressione di vita.

“Non è più Padre Pio che vive, ma è Gesù che vive in Lui”, direbbe San Paolo.

Ecco che quella Luce di Comunione e di Unione fatta dai 2 passa ad essere di diffusione della stessa, mediante l’attenzione all’Unione stessa ed agli “altri”. Altri che sono le genti, altri che sono le creature, altri che siamo noi umanità, bisognosa dei raggi solari di Dio in terra.

I DUE sono Luce per le Genti ed esplicano tale realtà, mettendosi al servizio di ogni necessità del mondo con un segno regale che tale disponibilità possiede: l’umiltà.

La Luce è viva nella umile disponibilità verso gli altri e in tale umiltà c’è l’immagine reale del Dio che si proietta al mondo, così come realmente è.

Non c’è ricompensa nel Servizio alle Genti, se non dall’UNIONE SACRA CON IL SUO VERO DIO IN CRISTO GESU’, Unione alla quale il Padre non ha mai rinunziato, fino ad annullarsi per Essa e morire in Essa.

Gratuità nel Servizio e massima ricompensa da Dio: questo è il grido della Sua Luce Parlante, che invita i Suoi ammiratori a partire per il viaggio della Luce, incoraggiati dal premio a cui vanno incontro.

E’ nell’abbandono a qualunque guadagno terreno, che sappia anche di poche cose giornaliere, che si riveste il Padre di Ricchezza Divina.

Non “usa” il mondo per essere da lui servito, ma dà al mondo il Suo Servizio senza nulla chiedere, se non la nudità da ogni avere.

Compone così la “Formula” della perfetta Letizia, che nel Padre da Lui tanto amato, dona a tutti coloro che a Lui si rivolgono, quale più preziosa GRAZIA da ricevere.

Alba Di Spirito

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