“Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO”.

C’è un momento per ogni cosa… anche quello per capire che tutto è possibile a Dio!

L’uomo che pensa di risolvere ogni cosa con le sole facoltà umane, sbaglia in quanto la vita gli impone di affrontare la verità dei propri limiti. Sono proprio quei limiti che dovrebbero insegnare a piegare l’uomo che non vuole guardare oltre le proprie capacità.

Dio è nel limite umano che manifesta la Sua grandezza, operando con il Suo potere.

C’era una coppia di Sposi che non aveva figli perché la donna era sterile ed entrambi erano avanti con gli anni. Il Suo nome era Elisabetta e quello del marito Zaccaria. Lui era Sacerdote della classe di Abia. Entrambi osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.

Mentre Zaccaria si trovava nel tempio per fare l’offerta dell’incenso, gli apparve un Angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’Angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio che chiamerai Giovanni. Sarai felice e molti si rallegreranno della sua nascita poiché Egli sarà grande davanti al Signore e pieno di Spirito Santo fin dal seno di Sua madre. Egli ricondurrà molti figli di Israele al Signore loro Dio e con la forza dello Spirito preparerà i cuori alla venuta del Signore. Dopo quei giorni, Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: <<Ecco che cosa ha fatto per me il Signore rendendomi fertile>>. Nel sesto mese della sua gravidanza a Nazareth l’Angelo Gabriele fu mandato a una Vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: <<Ti saluto o piena di Grazia, il Signore è con te>>. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’Angelo le disse: <<Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo, il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il Suo regno non avrà fine>>. Maria disse all’Angelo: <<Come è possibile. Non conosco uomo>>. Le rispose l’Angelo: <<Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: NULLA È IMPOSSIBILE A DIO>>. Allora Maria disse: <<ECCOMI, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto>>. E l’Angelo partì da Lei”.

Maria ha creduto in cuor suo nel Dio che opera al di là delle possibilità umane, cosa che Zaccaria non fa perché all’annunzio dell’Angelo Gabriele lui risponde incredulo: “Come è possibile questo se io sono vecchio e mia moglie è avanti con gli anni?”. L’Angelo sa che egli non crede nelle Sue parole e per tal motivo lo rende muto fino al giorno della nascita di Giovanni.

Credere non vuol dire non essere consapevoli dei propri limiti, ma abbandonarsi all’opera di Colui che opera oltre le possibilità umane.

Maria sa di non conoscere uomo e sa che un figlio nasce dal contatto con l’uomo, però non diviene barriera fra la Volontà di Dio e il Suo stato. Docile strumento semplice e puro, si lascia penetrare dalla forza dello Spirito Santo, magnificando Dio con tutta la Sua Anima, ed esultando con il Suo Spirito in Colui che l’ha resa Benedetta fra tutte le donne!

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