Anche per Maria si compirono i giorni del parto. Diede alla Luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c’era posto per loro nell’albergo.

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio che Zaccaria, suo padre, ripresa la parola, chiamò Giovanni, come gli era stato comandato dall’Angelo.

Il fanciullo cresceva e si fortificava nello Spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione in Israele.

Anche per Maria si compirono i giorni del parto. Diede alla Luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c’era posto per loro nell’albergo.

C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte, facendo la guardia al loro gregge.

Un Angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.

 

Essi furono presi da grande spavento, ma l’Angelo disse loro: “Non temete, ecco, vi annunzio una GRANDE GIOIA CHE SARA’ DI TUTTO IL POPOLO. Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il   CRISTO SIGNORE. Troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia”. E subito apparve con l’Angelo una moltitudine dell’esercito di Dio e diceva: “GLORIA A DIO NEL PIU’ ALTO DEI CIELI E PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE EGLI AMA”.

Appena gli Angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano tra loro: “Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”.

Andarono dunque senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia.

Dopo averlo visto, riferirono ciò che del Bambino era stato detto loro. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel Suo cuore.

I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Buon Natale!

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