La povertà di Dio con Noi, l’Emmanuel, è stata la preziosità che si è tramandata da Padre in Figlio. I Santi, figli di Dio Padre, povero in terra, occupano nel presepe il posto dove dopo la nascita del Messia nulla è ricchezza.
Povertà e solo povertà è la vera ricchezza dei Santi che camminano con il Messia in Loro. Anche se i loro nomi li differenziano, la loro povertà li accomuna e li distingue dal mondo che confida nel mondo.
E’ l’ordine del Messia quello di essere poveri fra i poveri e di confidare nella vera ricchezza: quella che procede dal Regno ove non c’è oro che possa valere né potere che possa prevalere.
Gesù, il Messia, ordina ai suoi seguaci di non portare nulla, anche se piccola parte con sé, per non essere distratti da quel suono che il mondo sa emettere perfettamente.

La terra grida al mondo umano di attaccarsi a lei per essere la vera patria di quelle carni che vivono di carne.
Dio grida agli uomini del mondo che Lui è la Ricchezza che non ha confini e che realizza coloro che in Lui si affidano fino ad essere Perfetti.
Se il sole fosse coperto di oro come potrebbe brillare?
Se il mare ponesse un freno alle sue acque come potrebbe ondeggiare?
Se il vento avesse una casa come potrebbe soffiare? E se l’uomo non raggiungesse la libertà come potrebbe volare?
I Santi nella loro povertà vivono la libertà che permette loro di sorridere dinanzi al lusso ed alle sicurezze traditrici.
Sorride Francesco, sorride Antonio, sorride Paolo, sorride Pio, sorridono tutti e sono tutti vestiti dell’unico abito che fa di loro dei veri portatori di Dio e del Suo Vero Volto: la Povertà!

Alba Di Spirito

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