Nella Sorgente della Vita batte un cuore che muove tutto l’universo.

E’ nel suo battito che l’alba albeggia, e le ore che la susseguono si esprimono e si realizzano.

Esso, battito, penetra ogni cosa ed è da esso che ogni cosa nasce.

L’esplosione della vita non è nelle manifestazioni della stessa, bensì nella Sorgente di Luce dove ogni cosa è contenuta. E’ quel battito senza forma, né dimensioni, né inizio, né fine, che esiste, ed è nella sua esistenza che la vita fuoriesce.

Come un fiore che, chiuso nel suo bocciolo, contiene in sé ogni petalo ed ogni colore ed ogni seme ed ogni profumo ed ogni presente ed ogni futuro di sé, così la vita, nella sua sorgente, è raccolta ed in essa matura fino ad essere ciò che per la sorgente doveva essere.

E’ la Sorgente il seme di ogni elemento di vita ed ogni elemento, se rientra in sé, ritrova la sua stessa sorgente. Tutto nell’unica fonte di Esistenza e di Creazione delle Esistenze stesse.

Dice Gesù: "Io sono la vite e voi i tralci, se rimanete in me non morirete, ma se vi staccate da ME morirete, come il tralcio staccato dalla vite".

Può un petalo dire allo stelo, a cui è ancorato, di avere una propria capacità di vita e, pertanto, di esistere al di là della sua stessa terra?

Ogni espressione di vita ha in sé la sua radice, ma essa, se non affoga fino in fondo la sua natura nel terreno in cui è ancorata, non può sopravvivere, né dire di Esistere in quanto è proprio dell’Esistenza l’Essere.

Dire di Essere, senza essere nell’ESSERE, è come non dire altro che non essere.

Parla colui che vive, ma esprime la Parola colui che esiste. E così, non tutti i suoni di petali sparsi nell’universo sono voci, ma, solo quelle di coloro che si ritrovano cementate nella Propria Origine, risuonano la Eco della Fonte.

Gesù parla nell’Unità con il Padre Suo e a tale UNITA’ dà il massimo valore. Afferma, infatti, di non dire altro se non ciò che il Padre suo gli dice e di non fare altro se non ciò che il Padre suo gli comanda di fare.

Non si sente un automa nelle mani del Padre, né un essere privo di identità nell’abbandono alla volontà Primaria della Sua esistenza, ma è solo la realtà che Lui, il Verbo incarnato, esprime ed in tale realtà la Verità vive.

Come pensare che può esserci una qualunque forma di autonomia dell’Uomo – Dio se l’uomo si disancora da Dio?

Gesù, Uomo senza nulla di meno degli altri uomini, ha in più la consapevolezza che la sua vita, nell’espressione umana, pur essendo di Natura Divina, non può vivere se non nella sua stessa fonte d’origine: in Dio.

L’uomo, quale creatura terrena che non ritrova i suoi natali se non nella paternità e maternità di altri come lui, riscopre, con Gesù, che la sua radice ha origini molto più profonde della sua identità anagrafica; esse sono affondate alla sorgente dell’amore, esse sono in Dio. Ed è così che chiarisce: "Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro".

Perché offuscare tale unione d’origine con falsità che, dietro il pretesto di un libero arbitrio senza fondamenta, generano disunione e, pertanto, morte con il proprio Creatore?

E’ ormai malefico il pensare che il petalo è vita, ed è purtroppo in tale pensiero che si afferma la "preziosa" autonomia dell’uomo e della sua splendida "libertà d’azione e di pensiero".

Dove può andare un petalo che vive nelle strade del mondo se non dove ogni alito di vento lo manda?

Non certo con la buona volontà può dire di essere in Dio e di appartenergli e di fare la Sua Volontà.

Non certo nella sua falsa libertà d’azione, che può dire di vivere ciò che Dio gli dà. E’ sacrilego staccare un ramo dal suo albero ed illuderlo di essere nell’albero.

E’ sacrilego promulgare un libero arbitrio che ti costringe ad essere amore ed a cercare amore senza dipendere pienamente dall’AMORE e non solo come pensiero e buon cuore, ma solo ed unicamente come reale appartenenza.

E’ libero, il petalo, solo quando ritrova il suo posto là dove le sue radici vibrano, nella sacca d’origine ed è vivo l’uomo quando rientra in sé abbandonando l’illusione di esistere nella sua assurda ed insensata libertà.

E’ libero quando si sente di nuovo "legato" al Pensiero di Colui che Pensa, alla Parola di Colui che Parla, all’azione di Colui che Agisce.

Essere una ed una sola cosa con Dio Padre, ed è per questa Unità che Gesù non lascia gli uomini, ma li riprende, assoggettandoli al Suo Spirito che non li imprigiona, né toglie loro la capacità di espressione, ma li riporta ad essere ciò che realmente sono: petali profumati del fiore di Dio.

Alba Di Spirito

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