Il cuore, che negli esseri umani rappresenta l’organo che pulsa e dal quale la vita prende forma, è anche il fulcro dell’amore.

Esso è come il centro di una raggiera che mantiene ed emana energia, che fa muovere l’universo e lo rende VIVO.

La sua forza ha un contenuto di regole ed una chiara voce che si esprime solo se lo si lascia vibrare.
Non sempre le creature sono in sintonia con il proprio cuore e spesso esso si atrofizza a tal punto da divenire pietra.
Questo vuol dire che ascoltare il suono di una pietra non è la stessa cosa che ascoltare una carne. L’una avrà una voce gelida ed impenetrabile, l’altra calda ed amabile.

Anche le azioni che ne usciranno saranno così diverse da potersi identificare come il buio e la luce.
E’ facile consigliare l’uso del cuore con le sole parole, ma sarebbe giusto saper portare al discernimento ed alla conseguente riflessione che di cuore non c’è solo un tipo come erroneamente si pensa.

Per non cadere nella trappola dell’uso del cuore, a prescindere la conoscenza della sua natura, occorre prima verificare se gli stimoli che da lui fuoriescono rispondono al cuore che desideriamo possedere.
Se la gente usasse il cuore quale verifica della propria natura rientrerebbe nella via della presa di coscienza per poter fare i primi passi verso un cammino fatto di chiarezza interiore.
Il desiderio umano brama il bene per sé e per gli altri e tale desiderio lo si deve realizzare attraverso il cuore.
Per avvalerci di un così alto e prezioso bene è necessario aiutarci con una regola che non a caso è stata definita “d’oro”. Essa dice: “Non fare agli altri ciò che non vorresti facessero a te”.
Il cuore, in essa, trova l’ago che gli permette di cambiare stato, sia se vive nel gelo della sua natura, sia nel fuoco troppo cocente.
E’ necessario che il cuore impari a vibrare nella verifica che si può essere sia di pietra, che di carne, ma che, grazie a questa piccola regola, ogni creatura può sperare nella perfezione del suo funzionamento.
Come la nave nel mare tempestoso continua il suo navigare senza perdere la rotta perché la bussola la conduce, così è l’animo umano quando vive regolando il battito del cuore con lo strumento della saggezza e della donazione che porta vantaggio sia a chi la realizza che a chi la riceve.
Fa bene vivere nel regolamento che perfeziona il battito della vita, perché mantiene giovane chiunque lo segue.
Non c’è età che possa far invecchiare l’andare del cuore nel suo saper viaggiare perché il vento che lo spinge lo condurrà, giorno dopo giorno, a toccare nuove méte e conoscere così nuovi orizzonti che avranno, quale verità, il piacere di aver vissuto una vita ricca d’amore.

Alba Di Spirito

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