L’INTELLIGENZA DEL CRISTIANO

Non c’è figura più alta in Paradiso, se non colui che serve. Il servizio garantisce la massima elevazione di Dio agli uomini, che si realizzano per dare all’altro lo scambio di cui Gesù ne è stato il portatore massimo.

Assoggettare, quindi, l’uomo alla Luce della Santità, vuol dire porre quel sé in Unità con Colui che lo ha creato.

La vita vive in quanto pensiero di Dio e, nel pensiero, la Sua Sapienza. L’uomo, nel suo Sé, tocca la prima energia che vive nel corpo, ma non si localizza in alcuna delle sue parti: l’intelligenza.

Essa fuoriesce dall’essere umano e si spande in ogni dove, senza che alcuna forma materiale possa infastidirla. Viaggia per portare di sé ogni elemento captato in natura e trasformato in altra natura, quella più sottile, quasi irrealizzabile se non fosse già realizzata.

Vivendo nella natura umana, l’intelligenza fa dell’uomo quella specie che supera ogni altra. In essa, l’uomo governa nei tempi e realizza ogni progresso.

Con Gesù nasce il Nuovo Comando dell’Amore Scambievole ed, in esso, la proposta di offrire ciò che si ha per ottenere ciò che l’altro può dare.

Chiede, Gesù stesso, di fare ciò che Lui fa, con la chiarezza della lavanda dei piedi. Lui dice, nell’ammaestramento, di essere Servo degli uomini ed invita a fare la medesima cosa.

Servire, quindi, è dare, e quale miglior dono se non ciò che ci rende più elevati secondo il regno in cui viviamo?

Ecco che, dare l’intelligenza, quale offerta di servizio a Colui che risponde con altro servizio, vuol dire ricevere da Lui il massimo di ciò che possiede: la Sapienza.

Tutto fu fatto per mezzo della Sapienza! Come non consegnare alla madre di tutte le scienze l’intelligenza umana, affinchè divenisse sapienza divina?

Sappiamo che ogni pensiero porta in sé l’azione; ecco che l’offerta si completa con ciò che è visibilmente nato da essa.

L’uomo che vive pensando ed agendo fa così, dei suoi pensieri e delle sue azioni, il massimo dono di scambio che gli permetterà di vivere quale servo produttivo solo per la Gloria di Colui che premierà il suo operato, realizzando per lui l’uomo nuovo che, nuovo nel suo pensare, sarà nuovo anche nel suo operare.

Si occuperà, quindi, con il Comando dello Scambio, delle Cose di Dio, partendo dalla Luce che Pensò e Parlò ed Operò.

L’intelligenza che pensa secondo il pensiero umano, Penserà secondo Sapienza Divina.

L’intelligenza che parla secondo il parlare umano, Parlerà secondo il Parlare Divino.

L’intelligenza che opera secondo il fare umano, Opererà secondo il Fare Divino.

E’ così che Dando il massimo, si riceve da Dio il Massimo di ciò che è, senza scendere dal punto in cui i due sono una ed una sola cosa, perché è proprio donandosi che si sono fusi e ritrovati nell’immensità dell’infinito di Dio.

Alba Di Spirito

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