Nell’ascolto umile e consenziente Dio ripristina il contatto e dopo tanta fatica riposa vedendo che solo così è cosa buona.

L’Emmanuel, Dio con noi, Gesù, spesso attraversava momenti di totale solitudine nel mondo perché il mondo non accettava e non capiva i Suoi insegnamenti. Non sempre le “pecore” disperse riuscivano a recepire la SUA VOCE e quasi sempre il rifiuto costituiva per Gesù un motivo di dolore e di solitudine.

La Parola vola per trovare riposo in coloro che vengono da Lei visitati e se questo non accade la “mortificazione” di Dio diviene solitudine. Il mondo non conosce l’amarezza della solitudine, mentre Dio sì! Il Creato in ogni sua manifestazione possiede il Suo Creatore e vive di Lui. Non c’è elemento vivente che non sia animato dal respiro di Dio ed in esso può godere della vita.

E’ Dio che chiede la risposta alle Sue Creature e non ottiene ciò che gli è dovuto. L’immagine e somiglianza che l’uomo di Dio possiede deve trovare il Suo SPECCHIO nel quale riflettere la Sua Esistenza. Il Buono che Dio vide era quell’Immagine che gli assomigliava e che si rifletteva in Lui. Ora, con la caduta di Adamo, l’uomo non conosce più la via che gli offre ogni benedizione e si riflette là dove non c’è alcuna voce ed alcuna risposta ai suoi perché.

Lo SPECCHIO DIVINO è stato spogliato dell’unica ragione per cui ha creato: incontrarsi con la Sua Creatura ed insieme godere. La tristezza e la solitudine di Dio nascono nei cieli, là dove ogni cosa è unità. Dio è Padre, Dio è Figlio, Dio è Spirito Santo ed in ognuna delle Sue Persone Dio si fonde ed è Solo Dio.

E’ così che l’ADAMO di Dio nel dono della immortalità doveva vivere. Quel raggio che solo il Suo Sole poteva assortire diviene “autonomo” non potendo più godere della Fonte vitale. L’uomo entra nella sua più estrema separazione con il Suo Dio, ma Dio che cerca la Sua Immagine quale specchio vivente va a cercare il volto dell’amato e lo invita a rispecchiarsi in Lui.

Perde la sua ragione d’essere quello Specchio divino quando il rifiuto al Suo richiamo lo costringe a rimanere vuoto. La Voce che dall’ALTO invita all’ascolto è chiara ed assoluta nel Suo contenuto. Dio ha trovato il Suo Adamo e per guarire dalla solitudine nel vuoto della Sua Immagine e somiglianza grida: Questo è il Figlio MIO PREDILETTO. Ascoltatelo!

Nell’ascolto umile e consenziente Dio ripristina il contatto e dopo tanta fatica riposa vedendo che solo così è cosa buona. Rispecchiarsi in Dio vuol dire ritrovare se stessi!

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