La Vita, Dio, manda il proprio Figlio per rompere le tenebre maligne e punitive e “LIBERARE” i prigionieri che in esse non vivono, ma pensano di vivere

Gesù è il “MANDATO”, Colui che viene sulla terra per fare ciò che “Chi” lo ha mandato vuole. Lui non dice e non fa nulla per Sé, bensì tutto il Suo Essere è in Colui che E’!

IO SONO”, dice ai farisei che non riconoscono la Sua Natura Divina e, nell’ “IO SONO”, Gesù di Nazareth dichiara di poter ottenere ogni cosa in quanto E’! Il Suo linguaggio è duro ed inafferrabile per gli uditori che, più che ascoltarlo, pensano a scrutare le Sue intenzioni. Pongono la mala fede di Gesù e l’intento di raggirare le genti alla Verità delle Sue parole più che alla limpidezza del contenuto in Essa espresso.

Sono “accecati” dal desiderio di “smascherare” il millantatore più che dal riconoscimento che le Sue parole sono di Vita Eterna. Gesù dichiara di non essere di questo mondo, ma di provenire dall’Alto. Parla di questo mondo come il mondo di “quaggiù”, mentre il Suo è quello di “lassù”. C’è, pertanto, un netto distinguo fra Lui di lassù e gli uomini di quaggiù.

Senza mezze parole, “condanna” alla morte chi di quaggiù muore nel peccato; “morirete nei vostri peccati”, urla, “se non riconoscerete la Luce che illumina e vi rende liberi nella Sua Verità”. Conosce perfettamente la condizione umana priva di occhi e sorda nell’udire la Parola di Dio e da tale infermità, se l’uomo non ne esce, non può aspirare ad alcun mondo che non sia quello delle tenebre. “Io Sono la Luce Vera”, si dichiara il MANDATO, “quella che ILLUMINA ogni cosa”. Non c’è altra luce nel regno della morte se non la Sua e tutti coloro che non entrano nella Sua Illuminazione, purtroppo, rimangono nel buio della loro condizione.

Non vogliono essere una punizione le affermazioni solenni e categoriche di Gesù, bensì un dato di fatto di un regno privo del Dio della Vita, nel quale tutti coloro che lo abitano vivono imprigionati e perduti. La Vita, Dio, manda il proprio Figlio per rompere le tenebre maligne e punitive e “LIBERARE” i prigionieri che in esse non vivono, ma pensano di vivere. La Vita Vera è la prova certa che Essa ha una propria autonomia e non dipende da alcun elemento di questa natura così bassa. Gesù dà segni di essere più potente di ogni potenza della terra che, orgogliosa dei suoi trofei di morte, sa convincere l’uomo alla sua condizione cadaverica fino a renderlo partecipe e rassegnato alla sua sorte che certamente la si può definire “mala – sorte”.

Una Voce si eleva fra tutte le voci; è quella della LUCE VERA che PROMETTE agli abitanti della terra di liberarli dalla loro condizione di schiavitù per condurli nel Paradiso ove la LIBERTA’ è l’UNICA forma di Vita. Purtroppo l’uomo non sa quale sia la forza potente che lo conduce a morire e restare nella stessa morte. Gesù parla ed accusa con le Sue parole il peccato quale artefice di tanta sventura. Lo accusa al punto tale da condannarlo a morte. Gesù non entra in esso, né si lascia sedurre dalle sue lusinghe e false promesse di felicità e di gioia, bensì lo evita ritenendolo apertamente il principale nemico di Dio.

Il Peccato è nel Demone che lo produce e lo rende attivo per realizzare giorno dopo giorno la forza delle tenebre. Esso produce anime quali soldati attenti ed ubbidienti. Esse entrano nel piacere della negazione del bene, fino a divenire parte attiva ed assoluta del regolamento delle tenebre stesse. Il Demonio vuole mantenere ed accrescere il Suo Regno e per ottenere ciò necessita di sudditi. Gesù è con quei suoi condannati ai quali parla per scuoterli dalla “rassegnazione” che solo la morte prodotta dal peccato è l’unica via. Lui Apre le tenebre, mostrando i Suoi Cieli ed in Essi il Padre Suo, ricco di Amore per i mortali vittime del regnante ingannatore e crudele.

Venite a ME”, uo popolo. Viene ad incontrare le fatiche umane e ad asciugare le lacrime di dolore e di disperazione di un uomo perduto. Lui lo Ritrova e lo fa ritrovare in se stesso per poi condurlo fuori dalle tenebre per essere con Lui nella Sua casa: in Paradiso! Si parte per la Vita Eterna, è la nuova condizione di chi abita la terra perché il MEZZO per uscire da tanta oscurità è per l’uomo, con l’uomo e nell’uomo ha deciso di vivere dando la certezza che di quaggiù non resterà pietra su pietra. Addio al passato umano e doloroso è il nuovo canto e Lode a Colui che realizza la nuova condizione di vita, sorridendo e rassicurando l’uomo che MAI più potrà separarsi dalla sua gioia eterna. Buona Pasqua di RESURREZIONE per la Vita Eterna!

 

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