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Quale gioia più grande verificare che Colui che promette, mantiene! Dio aveva promesso di venire a visitare il Suo popolo e lo ha fatto, incarnandosi. Diviene, così, simile agli uomini e respira con gli stessi mezzi degli uomini. Lui, il RESPIRO ETERNO, limita tale respiro assoggettandolo al tempo ed alle condizioni tipiche di ogni uomo. Dio che si fa Carne è l’EVENTO che segna sulla terra il punto che porta gli uomini ad essere felici.

La Visita del Creatore rassicura le Sue Creature perché Lui, Dio, Creatore del Cielo e della terra, vive da creatura pur essendo il Creatore. Non perde i Suoi poteri e sin dalla Sua tenera età di 12 anni li manifesta. Dimostra di essere tra i dotti il SAPIENTE, meravigliando tutti quelli che ascoltavano il Suo Parlare. Dio che Parla con gli uomini è una gioia che rende le ore ricche di novità.

Racconta con la Sua Parola di essere sceso dall’Alto e che un giorno, alla fine della Sua MISSIONE, sarebbe RISALITO per poi tornare di nuovo quando i tempi del mondo sarebbero passati. Annunzia la fine dei tempi dell’uomo sulla terra, dichiarando che tutti coloro che lo avessero accolto e riconosciuto nel Suo Parlare, sarebbero stati premiati con la Salvezza da tale fine. Per loro il tempo avrebbe assunto le dimensioni della eternità in una Vita ETERNA e che MAI PIU’ DOLORE, ANGOSCIA e MORTE li avrebbe sfiorati. Dichiara al mondo che tutto questo sarebbe accaduto per MEZZO SUO e che Lui avrebbe fornito tutti i dati per poter arrivare a raccogliere i Suoi frutti.

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Dichiara che la Sua è la BUONA NOTIZIA ed invita gli uomini ad accoglierla perché dentro il Suo Annunzio c’è la SALVEZZA. Purtroppo, per coloro che sperano in altre vie, non lascia dubbi circa l’UNICA VIA per ottenere la Sua Promessa. Lui Stesso è la VIA e solo in LUI la Promessa della SALVEZZA si avvera. Successivamente, durante la Sua Vita terrena, parla a tutti coloro che incontra e lascia che la Sua Parola porti frutto. Classifica gli ascoltatori paragonandoli a vari terreni che, pur ascoltando la Sua Voce, rendono alcuni il 20, altri il 40, altri il cento.

Tranquillizza, pertanto, chi non riesce ad essere il primo della classe perché proprio Lui, il MAESTRO, conosce i Suoi alunni. Pone nel Suo Annunzio l’ultimo quale primo ed il primo quale ultimo e li rende perfetti nel loro stato solo con il servizio degli uni verso gli altri. Oltre che con la Parola, Gesù realizza ANCHE una parte visiva per non lasciare la Sua lezione in balia della immaginazione umana.

Durante un Suo incontro con i primi chiamati, gli Apostoli, Lui prende una bacinella di acqua e, dopo essersi cinto con un panno, si china e lava i piedi ai presenti. Naturalmente rimangono meravigliati che proprio il loro Maestro Divino potesse “abbassarsi” tanto. Invece, è stata proprio quella la parte migliore della Lezione. Gesù lava i piedi all’umanità, servendola con amore e con umiltà.

Invita i presenti a fare altrettanto perché il Suo REGNO VIVE di AMORE che si concretizza nello scambio tipico della Perfezione di DIO. Dio Serve gli uomini e gli uomini, per servire Dio, debbono seguire i Suoi insegnamenti nel cammino della perfezione Divina!

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