I segni portano le festività a vivere l’evento ed aiutano a chi non conosce il motivo della festa a comprendere senza parole.

Il Presepe è la testimonianza della NASCITA di Gesù, che si esprime tramite la raffigurazione del momento. Il motivo per cui Francesco lo ha realizzato è stato duplice e rispecchia perfettamente il lavoro Apostolico, conoscere ed offrire con ogni mezzo tale conoscenza.

E’ la testimonianza la ragione dell’azione e la ricerca del come far arrivare tale "idea" dimostra l’attiva operosità dell’Operaio di Dio.

Senza alcuna parola il Presepe ha voce di Verità e di PAROLA di Dio. E’ in esso illuminata la RAGIONE di una straordinaria giornata che il mondo ha vissuto: "il VERBO che si è fatto CARNE".

Dire che Dio è nato non basta, occorre che lo si conosca fra la Sua gente che nella normalità della vita quotidiana vive la Straordinarietà della Volontà Divina.

Ogni elemento della natura viene chiamato in causa per dare al Creatore ciò che gli spetta: la massima partecipazione delle Sue Creature. C’è perciò nel Presepe il Cielo con la Sua Volta stellata, la Luce che il Sole produce quando l’alba illumina, ci sono le Stelle del firmamento che brillano ed indicano la Via ai pellegrini in cammino. Segni tutti veritieri che esprimono la Creazione vivente di Dio al Servizio quel giorno della Sua Nascita a Betlemme.

Si riempie l’universo di vera ragione di Vita perché è Festa grande. Finalmente l’attesa del Salvatore è finita e coloro che lo riconoscono vivono tale gioia.

    

Gli Angeli nei cieli popolano il cielo terreno e cantano per il RE dei Re le melodie degne di Sua Maestà. Alcuni di essi operano l’annunzio chiamando la gente ad andare a visitare la GROTTA. Essa, la grotta, è la festeggiata ed in essa il Divino Bambino fra Giuseppe e Maria. Vi è anche la calda partecipazione dei padroni di quell’umile casa, il Bue e l’Asinello, chiamati ad essere presenti nella vita della nascita di Gesù per tutta l’eternità.

Con loro altri animali partecipano, pecore con i loro pastori e famosi personaggi, ricchi ed intelligenti. Non possono mancare, anche se fuori scena, i malvagi del tempo e di tutti i tempi, i quali, timorosi di perdere il proprio regno, muovono guerra "all’INVASORE".

Non mancano l’acqua, gli alberi, il deserto, le vie umane e la fatica degli uomini che vanno senza alcuna preparazione e conoscenza di Lui ad adorarlo.

"Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e nulla di ciò che esiste esisterebbe se Lui non l’avesse creato".

E’ del Creatore che nasce il lavoro di riproduzione del momento in cui la Luce illumina ogni uomo in ogni dove ed in ogni tempo.

E’ per tale Luce che non passa che il presepe rimane come ricchezza nella forza della testimonianza apostolica. Non è un divertimento pagano, né un abbellimento delle abitazioni la realizzazione di tale meraviglia, bensì è quella voce che va e che – fra l’entusiasmo dei bambini che collaborano e la saggezza degli anziani che si esprimono visibilmente RACCONTANDO l’umanità – produce con ogni mezzo l’ordine del Suo Salvatore che chiede di farsi conoscere fino all’ultimo giorno ed all’ultimo confine della terra.

Con ogni MEZZO, il Presepe è il MEZZO visivo dal quale Gesù con il Suo dolce sorriso approva e si compiace con coloro che ancora credono in Lui alla maniera dei Bambini.

E’ come giocare, è come realizzare, è come costruire, è come… AMARE e dare al mondo il LIETO ANNUNZIO di BENE nell’umile MEZZO tanto efficace per la comprensione di alcune vitali pagine del Vangelo.

Tutti nel Presepe viviamo DIO che NASCE, l’EMMANUEL!

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