Non c’è parola che abbia più potere della Fede circa la Salvezza delle anime.

Essa non viene come frutto della terra, bensì è un dono che gratuitamente Dio elargisce alle sue creature.

Come la pioggia cade e bagna tutto ciò che tocca, così la grazia che copiosamente è scesa sulla terra con la venuta del Messia.

Prima della nascita di Gesù la gratuità di Dio nella potenza della Sua Parola era la Promessa. Gli uomini vivevano ancorati ad essa. Promessa fatta ad Abramo, Isacco e Giacobbe, fino a toccare ogni Eletto portatore della esplicita volontà di Dio circa la libertà degli uomini.

Dio promette la liberazione dalla schiavitù tramite la Sua Discendenza. Stipula così il patto più concreto che un Dio possa stipulare con gli uomini.

Il Salvatore sarebbe stato un Uomo come tutti gli altri, ma Figlio del Dio Vivente. Il Messia, annunziato e mantenuto quale annunzio con l’adempimento dello stesso. Nasce non fra le nuvole, bensì in un piccolo paese della Giudea, Betlemme, e di essa il profeta scrive:

"E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:

da te nascerà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele".

Il capo, Gesù, nasce secondo la profezia e si adempie il Patto che avrebbe portato la Salvezza mediante la Grazia.

Non può l’uomo fermare tale adempimento, nonostante le forze contrarie scatenatesi per distruggere il progetto di Dio. Non riesce Erode ad uccidere il Nato Divino e qualunque altro progetto fallisce dinanzi all’avanzare della Potenza di Dio.

Cresce Colui che segna l’anno di Grazia e nella Sua Crescita gli uomini imparano ad ascoltare il linguaggio di Dio fatto uomo.

Lui promette di essere fedele alla volontà del Padre ed accetta di bere nella sua promessa il calice amaro del dolore umano. In quel calice ogni nato della terra diviene la Sua forza nel dire al Padre, perché ogni nato soffre.

Lui beve il calice della sofferenza di ciascun uomo per essere il Salvatore di tutti gli uomini, adempiendo largamente ad ogni annunzio profetico che di Lui era stato scritto.

Si offre quale Unica Grazia di Salvezza con la Sua Infinita Misericordia ed amplia i confini della Sua Donazione anche a coloro che non erano dentro l’Elezione antica.

Pagani, Giudei, Greci, Samaritani, Romani ed ogni altra radice viene da Lui accolta quale nuovo popolo di Dio. Loro, che non erano Suo Popolo, lo diventano e Lui, che non era il loro Dio, lo diviene. "Ed Io sarò il loro Dio", dice.

Cade sulla terra la Luce vera ed illumina con potenza e Giustizia, regnando con Perdono e Misericordia. Concede il dono dello Spirito Santo, che diviene la Persona mediante la quale gli uomini possono ricevere ciò che nella Grazia è contenuto: la Fede!

Lui, lo Spirito Santo, ammaestra e nella Sua Predicazione la Fede entra, illuminando la mente fino a far aprire quella dura cervice che per lunghi millenni ha chiuso il cuore degli uomini.

Apre, lo Spirito, la mente alle Scritture e nella nuova comprensione il cuore respira il Sapore della Verità che invita ad amare come Dio Ama.

Annunzia il comandamento nuovo, quello dell’Amore Perfetto: "Amatevi gli uni gli altri come IO ho amato voi". Sia la mente che il cuore vibrano nella nuova conoscenza che fa di ogni uomo chiamato un portatore della Verità tutta per intero.

La Fede viaggia nella potenza del Soffio Divino e penetra entro ogni fessura che attendeva di essere abitata da Colei che le avrebbe garantito la Salvezza.

Lei, la Fede, Vive, ed in Lei ogni uomo porta il Suo contenuto, cantando il Nome di Dio nella Verità della Persona del Figlio e compiendo le opere da Lui annunziate.

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