Bruciare nel fuoco del Divino Spirito è lo Stato ottimale dell’Apostolo, che dallo Spirito è stato rivestito. In Esso il testimone autentico di Cristo trova la forza di essere una creatura nuova nello stato di creatura spirituale.

C’è una vera trasformazione quando nell’uomo carnale penetra la Luce Spirituale. Proprio su questo passaggio si costruisce il nuovo edificio che assume nel tempo l’Immagine di Colui che lo ha progettato e edificato: Cristo.

Con grande potenza e sapienza ha preso quella terra senza virtù, tanto amata da Dio, e l’ha chiamata senza chiedere nulla di diverso dalla sua stessa natura. La chiama nella sua fragilità, nella sua miseria, nella sua natura peccaminosa e l’attira a Sé.

Lui, Gesù Cristo, opera per volontà di Colui che lo ha mandato, Dio Padre, sulle creature che sono smarrite e confuse in un regno di morte. Le invita ad andare da Lui per illuminarle e per renderle nuove nella perfezione che solo Lui sa dare.

Come il vasaio tiene nelle sue mani il vaso e lo lavora, e lo modella, e lo trasforma con l’amorevole tatto di chi sta compiendo una sua opera, così Gesù prende la povertà della materia umana e pazientemente le fa sentire il sapore della Sua Potenza Divina.

Con parole, gesti, sorrisi ed ammonimenti, si fa conoscere quale Maestro di vita e realizza la Sua Scuola, perfettamente composta dai chiamati. Sono Suoi gli iscritti al Suo Corso di formazione di laurea divina, laurea che li avrebbe portati ad essere come Lui, il Divin Signore.

E’ molto ambizioso il programma che contiene, quale risultato finale, la Vita Eterna, ma in quella ambizione c’è l’Amore del Cuore di Dio, che Vuole che così sia. Con il "fiocco inamidato" dalla forza dello Spirito entrano quei piccoli uomini nell’Aula Magna, ove la Massima Autorità di tutto l’universo presiede la Cattedra. E’ il Figlio di Dio il professore che non usa tale titolo, ma si qualifica come MAESTRO. "Sono il vostro MAESTRO!", esclama in quel primo giorno, "… e mi chiamo Gesù Cristo!".

Guarda con compassione, ma senza titubanza sulla riuscita del corso, quei poveri smarriti ed increduli uomini della strada, ove solo la quotidianità era per loro la loro maestra.

Si trovano dinanzi allo Straordinario mai vissuto sulla terra; si trovano dinanzi a Dio che si è fatto Uomo. Dovevano essere preziosi quei piccoli e pochi uomini che con i primi tre anni di CORSO son diventati Apostoli.

Tutto il programma svolto in quegli anni brevi, ma copiosi di contenuto, era pieno di sostanza trasformante. Gesù la chiama con la Sua Voce, la PAROLA. Nessun altro elemento od oggetto è presente nella Sua Scuola, solo la PAROLA.

Si presenta toccando il Rotolo ove Dio aveva parlato nei secoli, attraverso i Profeti. Cita la Legge e legge un passo del Profeta Isaia. Apertamente dichiara con le parole del Profeta che lo Spirito del Signore era sopra di Lui e che per questo viene consacrato con l’unzione.

Dichiara ancora con le Parole del Profeta che è stato mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio; per proclamare ai prigionieri la liberazione; per dare ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore.

Poi arrotola il volume ed inizia il Corso Divino. I Suoi, che sono in ascolto della Sua presentazione, non comprendono, ma Gesù non pretende da loro tanto fino a quando non passa alla donazione della preziosa sostanza che per loro Lui aveva preparato: lo Spirito Santo.

Tutto il Suo parlare perché la Parola di Dio non abitava nella mente degli allievi, ma nella Sostanza dello Spirito. Lui sa e li fa attendere fino al giorno in cui fa scendere su di loro tale potenza, che li trasforma, bruciando ogni tempo umano. Da creature di quella Scuola Speciale, divengono Figli di Dio e portano all’uscita la confermazione di essere testimoni di Gesù, il loro Maestro.

Fieri, forti e maestosi, escono allo scoperto, vanno come agnelli in mezzo ai lupi, ma hanno nella loro unica bisaccia, che è il loro cuore, lo Spirito di Cristo, che li istruisce su cosa dire e come realizzare il programma.

Lui, lo Spirito, è sempre con loro e fa prodigi, meraviglia le genti ed illumina quegli esseri che portano Luce in un mondo di tenebra: la Luce del loro Maestro, che si espande e che penetra ogni secolo, ogni millennio, fino ad arrivare al 2004 e oltre ogni calendario, perché quella Luce è la Vita che nell’eternità resterà viva e manifesterà la gloria di Dio!

 

 

Alba Di Spirito

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