La tiepidezza della Fede porta alla mancanza di calore che nella Fede si esprime quale forza di aggregazione per un medesimo fine.

Ammalarsi di certezza, verso le proprie determinazioni interiori, fa sì che l’uomo non produca più quella identità dalla quale il grido del proprio sé lo identifica e lo distingue.

La Fede è priva di consistenza se nella sua espressione regna il tepore e la non capacità di essere se stessi.

Alimentare, per potenziare le forze della Fede, è il rimedio necessario affinchè torni la stabilità necessaria per ottenere un corpo spirituale degno di espressione.

Come il buon medico non ordina, ma suggerisce il rimedio per qualsiasi cura, così è l’esortazione ad essere attenti e perseveranti nella Fede.

Non è difficile comprendere quando essa è ammalata, ma è difficile ammettere che le conseguenze della sua malattia sono gravi. L’uomo, entrato nella superficialità delle cose, non sa più distinguere il bene dal Vero Bene ed il male dal Vero Male. E’ bene non solo ciò che apparentemente sazia la nostra vita terrena, ma è Vero Bene la realizzazione della Fede, quale certezza di una concretezza che non conosce la parola fine.

Così, pure il male, anche se spaventa e fa soffrire quello che rende inattivi i corpi, in realtà non è il vero male, in quanto cessa con il cessare della materia a cui si è ancorato. L’altro, il Male dell’Anima, invece, non lascia la sua preda e regna ovunque l’anima vada. Essendo essa eterna, il suo male diviene eterno.

Il discernimento porta, quindi, a saper valutare quale è il Vero Bene ed il Vero Male. Gesù, Luce e Lanterna per gli uomini, ci mette in guardia, dicendoci di non temere per il proprio corpo e per coloro che possono danneggiarlo, bensì di temere per le nostre anime. Inoltre, nella Sua Suprema Saggezza, ci porta attraverso il Suo insegnamento ad alimentare il Vero Bene, dicendoci di non chiedere a Dio le cose di questo mondo, in quanto esse ci sono già state date, ma di chiedere quelle dell’altro, del vero mondo, al quale ogni uomo dovrà rendere testimonianza. E’ proprio nella testimonianza dell’altro mondo che Gesù agevola il nostro compito, concentrando su se stesso ogni riferimento. Non si può testimoniare ciò che non si conosce, ma si può essere di Colui il quale è vissuto e vive con la potenza del Suo Spirito. Essere di Cristo, è il vanto della vera Fede ed essere suoi testimoni, nella Verità della Sua Persona e della Sua Parola, è Vera Fede.

Dice l’Apostolo: "chi si vanti si vanti del Signore!". Ecco la vita di colui il quale ha raggiunto il vero benessere e crocifisso il vero male! La malattia della tiepidezza porta la creatura a rendere la propria fede colei che si prostituisce alla prima ventata di primavera. Si nasconde il Vero Vanto dietro falsi beni che apparentemente la rendono buona agli occhi del mondo. Essa, creatura del mondo, anche se opera nel bene del mondo, in realtà si preclude e preclude agli altri il Bene Eterno, quello che viene dalla Certezza della Fede che è Cristo! In Lui e nel suo vanto si realizzano le Sue opere che si distinguono solo perché sono di Cristo e possono far testimoniare la fine dell’uomo vecchio.

San Paolo dice: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me!". In Lui ogni opera è già certezza che porta ad essere Cristo e solo Cristo l’esecutore del Vero Bene ed il portatore della Salvezza che non ha mai assicurato il benessere degli uomini su questa terra, bensì in quel regno che Gesù chiaramente ha chiamato "CASA DEL PADRE MIO". E’ in essa che vi ha preparato molti posti, ed in essa, il segno di coloro che la abitano è chiaro nella Fede che manifestano. La Casa del Padre è la Casa del Figlio ed essere del Figlio, quale segno che si distingue da tutti gli altri segni, è l’unica certezza di poter raggiungere quel Dio che ha parlato amando ed ha agito amando. Non è l’uomo che ama, ma è Dio Amore; in Lui ogni ginocchio si pieghi perché il Segno di ogni tempo si è realizzato nella incarnazione della Sua essenza che non ha più segreti per coloro i quali lo testimoniano nella Verità della Sua Persona.

Essere Cristiani vuol dire solo essere di CRISTO e testimoniare il Suo Nome; nome che sovrasta ogni Cielo, nome che Salva e che rende l’uomo una ed una sola cosa con la Vita. L’uomo è vivo solo se è in Cristo vivo; fuori di Lui ogni bene, anche il più eclatante, in realtà è spazzatura che non avrà inizio in quanto è già in sé fine.

Vantiamoci nella Verità e rendiamo a Dio ciò che è di Dio: le opere da Lui volute e da Lui eseguite, quali opere della Fede in Cristo Gesù nostro VANTO.

Alba Di Spirito

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