Il Vangelo di Gesù, così alto per la sua Semplicità nell'esporre il contenuto della Sua Parola, Parola che Regna Sovrana nell'Universo di Dio.

La Legge, fonte vitalizzatrice di tutto il Vangelo, accompagna ogni invito e si lascia addolcire dal calore dell'Uomo Nuovo che non la respinge, nè la vive quale frustrazione della sua natura, bensì la colora con il suo umile e presente contatto.

La Legge Divina, nel Suo Vangelo, trova quel calore che nei Secoli cercava e che, con la venuta del Messia, matura.
L'uomo di Dio diviene Culla della durezza del Parlare di Dio nei tempi.
Il Suo Regno, così aspro e implacabile, diviene pasta nella mani del nuovo Fornaio. E' d'oro ciò che Gesù trova sulla terra: la Legge del Padre Suo quale unico strumento per completare quella Missione che eternamente sa di Paradiso.
Come sa essere Gesù capace di vivere nella severità dei Comandi di Dio, solo attraverso la Sua risposta lo si attesta. Lui, sa, conosce ciò che deve costruire e, pertanto, la Legge la cerca prima che Essa cerchi Lui.

Come il contadino prende l'aratro prima di recarsi nel campo, così, Gesù abbraccia la Legge nei Suoi comandi, prima di essere l'innovatore della Legge stessa. Essa era il Regno nella vecchia ed austera maniera. Regno che, Perfetto quale Giustizia, Sovrano quale origine e Sacro quale realtà, si stava, però, preparando ad un più caldo adempimento: l'adempimento della Misericordia.
Il Regno Giusto di Dio, fatto di Sovranità e di Sudditi, diviene Casa di Dio, fatta di Padre e di Figli. Eppure, i Soggetti non cambiano, nulla viene annullato, ma tutto esplode nella festosità del nuovo compimento.
La Corona "Antica" si alza e suona le trombe del Benvenuto al Principe della Pace, del Perdono, della Solidarietà, dell'Amore.
E' così che la Chiesa di Dio matura gli eventi, superandosi nel Bene stesso. Applaude il Padre, la venuta del Figlio e si inchina il Figlio dinanzi alla Sacralità del Padre. Il Popolo, quale onda che viene mossa da questa nuova ma sempre Eterna Energia, non può fare altro che essere ciò che il Regno è. Le coscienze adulte non guardano l'Evento ma sono, nell'Evento, quel movimento perfetto e sincromatico di Dio nei Tempi. La Danza del Regno è Unità di suoni e di colori dove non ci sono Regnanti e Sudditi, ma che nel Regno ogni punto ha il Suo posto.
Gesù, dal Padre parla ai figli che, nel Popolo di Dio, debbono ritrovarsi per riunirsi e dare vita al Nuovo Comando: quello dell'Amore Scambievole.
Il Padre tuona nel Suo Amore; il Figlio emette, tramite la propria vita, le Parole, rendendole Sacre nella pratica ed i Due mantengono l'unità dell'Unico Regno Unito nella Perfezione d'Amore che il Padre ha nel Figlio ed il Figlio ha nel Padre.
Dice Gesù: "Padre, fa che siano una cosa sola, come Io e Te siamo una cosa sola!" e dona, quale continuità rafforzatrice dell'unità, il nuovo Comando dell'Amore: "Amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi".
Non c'è un Comando più grande, se non quello dell'Amore che raggiunge la vetta della donazione della propria vita per i nemici. Amare in ogni circostanza, il che non esclude l'Amore là dove c'è odio, il perdono là dove c'è offesa e la consapevolezza di essere sempre e comunque 1 Regno Unito.
L'Unità è la Sovranità e, qualunque sia la tempesta di ogni vita, è l'Unità che salva. Non c'è altra forza capace di far realizzare il Comando dell'Amore, se si dimentica che la natura dell'universo di Dio è Unità dalla Sua Essenza. Dio è 1 e Una è la composizione del Suo Creato. Tutto per essere e mantenere l'1 di Dio, perchè siamo di Dio proprio nella Sua Unità.
LA CHIESA è questa Unità e là dove non nasce la coscienza adulta che ne è consapevole, là regna una Chiesa povera e priva di mezzi per sopravvivere.
Il soccorso è necessario perchè i poveri in Spirito, se non sostenuti dalla forza della sopravvivenza, perdono quelle energie e si lasciano andare nello sconforto e nell'abbandono.
La Povertà che regna nella Chiesa Povera dello Spirito di Dio, che unisce e porta frutto, ha bisogno di essere sostenuta da chi è consapevole che senza l'Energia Spirituale, tutto è destinato a morire. La Chiesa, nella Sua Povertà spirituale, è quel viandante che va soccorso dal Buon Samaritano, che non si lascia distrarre dagli eventi programmati dalle ore della giornata, ma che annulla ogni suo impegno per prestare soccorso e rafforzare la Famiglia nella forza della Sacra Unità.
Il Bene guarisce la piaga della solitudine e dell'abbandono, ma il Bene, se non adulto in una coscienza adulta, regna quale momento transitorio e fiammeggia come la paglia accesa.
Lo Spirito, nelle coscienze, rende i componenti del Regno forti nella continuità del Bene e muta la solidarietà "visitatrice" in abbraccio d'amore.
L'altro è quel se stesso, che vive e "non fare all'altro ciò che non si vorrebbe facessero a te" è nella educazione sacrale di questa famiglia che conosce le regole, ma che necessita di maturare nella consapevolezza che Dio è 1, nella Sua Natura e che la Chiesa di Dio mantiene il Suo 1 solo se la si soccorre mediante la Forza della Maturità Spirituale.

(Alba Di Spirito)

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