Uscire dalla sfera della memoria del passato ed immergersi solo nel presente di Dio non è semplice per l’uomo che, piuttosto che essere nel presente di se stesso, cerca in quel passato la risposta che già possiede.

Ciò che l’UOMO, chiamato GESU’ DI NAZARET, ha portato quale novità, è stato proprio nel presente che assorbiva in sé ogni passato e che conteneva già ogni futuro.

La Sua PERSONA imponeva, senza alcun compromesso, il riconoscimento della SUA IDENTITA’ DIVINA, ed in essa, l’avvento della tanto attesa salvezza.

E’ salvo l’uomo che riconosce COLUI che salva, perché solo in Lui c’è la salvezza.

Cosa fa di questo UOMO, giustamente chiamato il SALVATORE, il portatore della nuova era, cioè l’uomo? Cosa cambia in LUI, GESU’, ciò che in realtà già esisteva?

In LUI ogni credenza affidata alla capacità umana viene azzerata perché dimostrata quale fallimento dell’uomo stesso. Focalizza su di SE’ ogni vittoria ed ogni merito perché quel DIO in LUI SI E’ COMPIACIUTO. Non è un Profeta nel quale Dio annunzia avvenimenti che dovranno maturare; non è un portatore di giustizia nel quale Dio anticipa la fine, regolando i conti sulla terra; non è l’uomo su cui leggere ciò che era già stato scritto, ma è l’ADEMPIMENTO.

Questa parola, così comunemente usata, in realtà non viene applicata nel suo valore da chi si dichiara figlio dell’ADEMPIMENTO. Così, Gesù, Colui il quale è l’ADEMPIMENTO STESSO di ogni tempo e di ogni parlare di Dio, anziché essere conosciuto quale persona di Dio stesso, viene allineato ad altri momenti della Storia di Dio nel tempo, facendo di LUI il nuovo culto religioso. Non cambia, pertanto, ciò che già era, anche se apparentemente sembra cambiare la forma. In realtà in Gesù (FORMA) continuava ad avere pieno potere sugli uomini solo la lettera quale sostanza. E dietro questa ossequietà al contenuto dell’UOMO GESU’, quale il CRISTO, nasce e continua ciò che già era. Da una religiosità umana nella fede in Dio, quel Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, continua la religiosità nell’UOMO di Dio, GESU’.

In realtà non è cambiato nulla del vecchio se agli uomini viene affidato il compito di seguire il contenuto dell’UOMO e da tale contenuto impostare la vita per la salvezza.

Cosa porta di nuovo l’UOMO DELLA CROCE a quella umanità che Dio non premia per la sua capacità di regnare, né sulla terra, né nei cieli, se non l’ASSOLUTO di SE STESSO, quale UNICO UOMO SALVO E SALVATORE?

LUI STESSO afferma che tutto ciò che è scritto, è scritto, e che nulla di nuovo Lui avrebbe aggiunto o tolto a ciò che già era, ma che il culto allo scritto, quale passaggio della PAROLA DI DIO agli uomini, mutava totalmente proprio nella FORMA, pur restando integra la SOSTANZA.

L’uomo scompare quale lettore e interprete della VOLONTA’ di Dio e LUI, il CRISTO, diviene la PAROLA, la FEDE, la SALVEZZA, il PREMIO, la CONSOLAZIONE.

Ogni lettera in LUI perde l’efficacia perché non ha più motivo d’essere in quanto ha trovato il SUO AUTORE sulla terra, dove per secoli e secoli lo ha atteso.

Anche se può sembrare strano è proprio LEI, la SCRITTURA, la vera ADORATRICE DELL’UOMO GESU’. Lei ed il suo contenuto sono stati ad attendere i tempi con l’umanità che ha oltraggiato, sporcato, ferito ogni sua lettera. In LEI, la fedeltà all’AMORE che sarebbe sceso, viene premiata a vantaggio proprio di quella umanità bastarda e priva di ogni discernimento.

Non ha mai saputo leggere i Profeti, né entrare nella Legge di Mosè, quell’uomo che poi fa della parola di Dio un suo mezzo di salvezza. Ma quale salvezza può avvenire se l’adempimento del Mezzo (Scrittura) non è riconosciuto?

Può un naufrago aggrapparsi ad una zattera se pensa che essa sia un elefante? E così, COLUI che doveva venire e che poi, venuto per la salvezza e l’adempimento della Sua Scrittura non viene riconosciuto, ma l’umanità dura di cervice, ancora insiste che sulla parola di Dio si salverà. Confida sulle onde che la travolgono e rifiuta la potenza che sovrasta ogni onda.

"La lettera uccide", è scritto, ma la stessa lettera nell’Unità con l’Adempimento della sua Sostanza si è superata. All’umanità non spetta altro che accettare la Forma. Come è vero che è difficile morire nel vecchio per essere totalmente nuovo! Non può l’uomo accettare che Dio, così immenso, possa dare agli uomini una soluzione tanto banale per essere salvi: L’UOMO!

Credere in Lui, Gesù, quale unica salvezza, è assurdo se lo si scorpora dalla difficoltà della lettera. Nasce, così, la Nuova Fede, quella del cristiano che rispetta molto Cristo in quanto è di Lui che porta il nome ma non lo ritiene UNICO NEL SUO LAVORO.

Cristo ha bisogno dell’uomo per salvare, dicono gli uomini, come Dio avrebbe avuto bisogno di un uomo per procreare il Salvatore. Dimostrato che, a prescindere l’uomo, DIO GENERA L’UOMO GESU’, questo dà a Dio stesso l’unica forza che lo distingue e che azzera ogni credenza fondata sulla forza dell’uomo che fino ad allora regnava quale potere per la salvezza.

E’ su di Sé, Gesù, che Ammaestra e sulla Sua Persona che chiede l’Attenzione. Non vuole altra figura sulla terra se non la Sua e non vuole altra religione che non sia solo ed unicamente il Suo Nome. Ma come può l’Uomo accettare tanta passività e cedere il trono quale interprete ed esecutore della Parola di Dio se un altro uomo prende totalmente il Suo posto? Così, pur definendoci Cristiani, è in realtà sul contenuto della Parola che si basa il nostro Cristianesimo ed in esso, pur essendo sublime la sottomissione a Cristo, dimentichiamo il Suo NOME QUALE POTENZA.

NOME che sovrasta ogni cielo ed ogni terra.; NOME che SALVA. E’ per il SUO NOME che l’umanità è Salva e non per il contenuto della lettera.

Molti possono affermare che togliere all’Uomo Gesù il suo contenuto nel sottovalutarlo a suo nome vuol dire entrare in una forma di "Signore, Signore, e non fare la Sua Volontà". Ma, anche se per molti questo può apparentemente essere vero, per altri, i quali hanno subìto il passaggio dalla LETTERA alla GRAZIA, questo non è altro che il Vero Premio.

Continuare nell’ombra del contenuto vuol dire essere in chi NOME DI GESU’ è considerato solo quale nome accomunato ad un Profeta o al figlio del Falegname, ma non al Figlio di Dio nella POTENZA CHE REGNA SOLO NEL SUO NOME!

Abbiamo molta devozione nelle parole che Dio ci ha lasciato, ma poca forza nella Sua Persona, perché il germe che ha condotto l’umanità a non credere in Lui, nonostante la Sua nascita sulla terra, continua proprio in coloro che si definiscono Suoi.

Gesù, il Cristo, non è una religione che nasce con la Sua Persona, ma è un NOME CHE SOVRASTA, dal quale l’umanità non ha nulla da imparare se non l’abbandono ed il riconoscimento che, finalmente, il Libro Sacro e tutti i suoi regolamenti sono tornati nelle Sue Mani e che da Lui ora e sempre saranno Ammaestrati.

E’ finita l’onda che fa di Dio il Creatore di uomini con la religione che più gli fa comodo, ed è nata la Fede Certa, la Salvezza, che non ha più sulle sue spalle il giogo pesante affidato alla capacità intellettuale o alla buona volontà di qualche "fedelissimo", ma allo Spirito di Gesù che è in Sé ogni tempo ed ogni Salvezza priva di etichetta e di ricerca del passato.

Siamo di Cristo ed in Lui la nostra altezza ha superato ogni orizzonte che non disprezza chi ancora trattiene quel Libro che di Sacro non porta più nulla, in quanto il Sacro è tornato, per fortuna, nelle mani di Dio!

Alba Di Spirito

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